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Voglio anche io dire la mia su Fausto Brizzi, perché ogni giorno che passa il mio orrore aumenta.  No, non voglio parlare delle presunte molestie di cui è accusato Fausto Brizzi, perché non conoscendo nè lui nè le accusatrici e non frequentando l’ambiente cinematografico avrei ben poco da dire, ma di quello che sta accadendo alla sua vita e di riflesso  alla nostra, di vita.FAUSTO BRIZZI famiglia

Come sapete alcune donne, due a viso aperto e altre in anonimo e con la voce contraffatta, hanno racontato in un servizio trasmesso dalle Iene di essere state molestate dal regista, con il ricatto di poter ottenere una parte cinematografica. I fatti risalgono nel tempo, prove non ce ne sono, congetture se ne fanno a iosa, alcune sensate altre molto meno. Il regista nega di aver avuto rapporti sessuali men che consenzienti, la moglie rompe il silenzio e azzarda una difesa imbarazzata, alcune attrici famose lo difendono in pienezza, i media lo massacrano e la Warner Bros che produce e distribuisce i suoi film dichiara che l’ultimo lavoro di Brizzi uscirà senza che sia associato in alcun modo alla sua persona e soprattutto che il regista non lavorerà mai piu con loro. Fausto Brizzi le iene

In particolare, e questo è il passaggio che mi fa venire i brividi, nel comunicato la Warner Bros spiega l’interruzione di ogni collaborazione presente e futura con il regista perché, dichiara,  la società prende  molto seriamente ogni accusa di molestia ed abuso e si impegna affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro per tutti i dipendenti o collaboratori.

Fausto Brizzi Prendere seriamente un’accusa, nel nostro lessico, significa credere aprioristicamente a quel che dice una persona, senza necessità di alcun riscontro circa la veridicità dell’accusa stessa.  L’ultima volta che la civiltà occidentale ha applicato questo schema temo risalga al periodo della Inquisizione e della caccia alle streghe – che si colloca mediamente tra il 1300 ed il 1700- finché non è arrivato l’Illuminismo a spazzare via questo abominio di inciviltà.

Mettere alla gogna e distruggere una persona per il solo motivo che altre persone hanno semplicemente riferito di suoi presunti episodi criminosi o inopportuni significa abbandonare  in via definitiva uno dei principi fondanti della nostra civiltà , e nessuno se ne sta rendendo conto. Attenzione, non sto difendendo Brizzi, sono una femmina con figlie femmine e anche piuttosto femminista e considero la molestia sessuale una piaga sociale da debellare, affinché nessuna donna, attrice o cameriera, debba mai più subirne.

Non sto nemmeno sostenendo che quelle ragazze dicano il falso, magari per avere anche loro un momento di notorietà, anzi temo che qualcosa possa essere accaduto davvero, foss solo una avance sgradevole ed inopportuna, ma cosa sia accaduto, la verità insomma, non devono essere  nè le Iene nè la Warner Bros e men che meno l’opinione pubblica ad accertarla ed a trarne le dovute conseguenze. E finchè un organo giudiziario non si pronuncia su quel che è accaduto per me questi fatti non esistono, punto.

Invece Fausto Brizzi, in ragione di una chiacchiera televisiva lo abbiamo distrutto, personalmente e professionalmente  ed insieme a lui abbiamo rovinato la moglie e la figlia, che per tutta la vita dovrà fare conto con l’onta di un padre che googolato tra venti anni rimarrà sempre un molestatore seriale di giovani attrici. Fausto Brizzi

Ve lo ricordate Enzo Tortora in manette? E tutti i politici accusati sui giornali e poi assolti da Mani Pulite in poi? Nessuno di noi si è mai chiesto cosa succede per davvero alle vite di quelle persone, e delle loro famiglie, una volta che l’opinione pubblica, fomentata dai media, si convince della colpevolezza. Accade l’inferno e nulla mai torna più come prima perché quando la reputazione si rompe non c’è oro che la incolli più, non è un vaso giapponese la reputazione, purtroppo, ma un modestissimo gallo spennato a cui le penne non si potranno mai piu rincollare, qualsiasi cosa si tenti di fare.

E comunque, nei processi farsa che hanno caratterizzato questi ultimi decenni, c’erano comunque indagini giudiziarie e pubblici ministeri a sostenere le accuse. Nel caso di Brizzi, di Tornatore e degli altri soggetti che certamente verranno fuori nemmeno quello, nemmeno uno Stato infedele o incapace che muova le accuse, ma solo degli altri esseri umani, starlette e Iene a cui si è deciso di dar credito senza cercare alcun riscontro, solo perché il tema delle molestie è un tema su cui bisogna lavorare, certamente, ma che fa anche audience facile e like a go-go.

Non si tratta di male non fare paura non avere, ma di ricordare che non si giudica senza prove certe e inconfutabili.

Ancora non vi ho convinto? Allora pensate cosa potrebbe accadere se qualcuno se la prendesse con voi. Perché gli state 453F3262-D42D-407E-9DC0-1D787534164Aantipatico, perché gli avete fatto un torto, perché vuole prendervi la moglie o il lavoro o solo perché è cattivo e decide di gettare discredito sulla vostra persona o sulla vostra famiglia. La calunnia non è più un venticello, in questo mondo digitale, ma un tornado che ammazza, noi e chi ci sta vicino, perché google è eterno, mentre noi ad un certo punto nemmeno ci saremo più, per rivendicare la nostra povera innocenza.

 

 

 

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