Skip to main content

fabbrica di cioccolato blenio riqualificazione Daniel GonzálezRICEVIAMO DA ANTONIO RIELLO UNA BELLISSIMA STORIA DI RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE CHE VOGLIAMO FARVI CONOSCERE,  LA FONDAZIONE FABBRICA DEL CIOCCOLATO

In una parte poco nota del Canton Ticino c’è Blenio, una delle storiche capitali del cioccolato svizzero. Oggi, in zona, questa attività industriale è completamente svanita lasciando dietro di sè – come sempre succede in questi casi – una scia di disoccupazione, grandi fabbriche vuote e spettrali, ricordi e parecchia nostalgia. L’edificio più grande e importante è quello che ospitava, nella frazione di Torre, le attività della Cima-Norma, una azienda che negli anni sessanta dava lavoro a circa 350 persone. E’ un imponente complesso, in parte convertito in abitazioni e in parte ancora dismesso, che ospita una fondazione: La Fabbrica del Cioccolato.
Lo scopo primario di questa associazione non profit è quella di promuovere la riqualificazione del territorio circostante e di farlo conoscere nella sua stratificata storia fatta di trasformazioni economiche (non sempre indolori). Ma naturalmente anche di far conoscere l’archeologia industriale di questa parte del Ticino e di fungere da polo di aggregazione per la comunità locale. Il tutto attraverso le alchimie e il fascino dell’Arte Contemporanea, grazie al “potere” che le Arti hanno nel “bonificare” situazioni urbane difficili e degradate.
fabbrica di cioccolato blenio riqualificazione Anna Galtarossa, Kamchatka'16, 2016Con una struttura molto agile e budget molto esigui La Fabbrica del Cioccolato, attiva da circa un anno, ha già “sfornato” installazioni site-specific coraggiose ed imponenti. Il suo Direttore Artistico, Franco Marinotti, ha infatti sempre privilegiato progetti di grande qualità capaci di trasformare gli spazi della fabbrica in un gigantesco Teatro delle Meraviglie. Ricordiamo, tra gli altri, Ivo Rovira e Ane Ponce con il loro “Cacao Collective”, un documentario artistico molto particolare, hanno raccontato le vicende della coltivazioni del cacao nel mondo. Soprattutto approfondendo l’impatto sociale (anche problematico talvolta) che tali coltivazioni comportano. Yuval Avital, artista e compositore israeliano che vive e lavora a Milano, con “Three Grades of Foreignness” ha mescolato, in tre diverse fasi, ambiente naturale e condizione sociale con mirabile suggestione multimediale. Anna Galtarossa che ha presentato “Kamchatka”, un fantasmagorico lungo viaggio in treno (senza treno, ma con le rotaie) all’interno del proprio immaginario artistico
Attualmente si sta lavorando ad un nuovo progetto, “Reinventare la Fabbrica”,che coinvolgerà 35 studenti della facoltà di Architettura di Mendrisio in una ricerca progettuale che ambiziosamente va ben al di là degli aspetti architettonici. Inaugura il 23 Settembre 2017.fabbrica di cioccolato blenio riqualificazione Anna Galtarossa e Daniel González
Sì certo, comunque alla fine siamo di fronte ancora una volta alla scomoda e inevitabile area dialettica tra Cultura e business immobiliare. Il fatto è che, piaccia o meno, questa relazione fatta di amore-odio ha segnato i destini e l’evoluzione di importanti città americane ed europee (anche italiane, e in particolare proprio Milano). In termini zoologici la si potrebbe definire tecnicamente una situazione di “simbiosi”. La concentrazione di studi di artisti, gallerie e talvolta anche musei (attirati da costi ed affitti molto convenienti) è stata in molti casi l’elemento chiave che ha contribuito a trasformare abbastanza rapidamente panorami urbani desolati in quartieri nuovamente appetibili e utilizzati. Un fenomeno che gli Anglosassoni chiamano “gentrification“, e che non ha naturalmente solo aspetti positivi perchè parte della popolazione locale non può permettersi i nuovi prezzi e deve quindi andarsene per lasciare posto ai nuovi abitanti. Ma il continuo rigenerarsi delle città è un fatto fisiologico e, a parte calmierare doverosamente in qualche modo i costi per i vecchi residenti, le municipalità non possono fare molto per fermare questo inevitabile processo. In questo caso, comunque, la felice restituzione alla comunità di uno stabilimento dismesso non può che meritare un generale e incondizionato benvenuto.

La Fabbrica del Cioccolato
Stabili Cima Norma
Strada Vecchia 100
CH-6717 Torre-Blenio
www.lafabbricadelcioccolato.ch

Leave a Reply

© 2021 MilanoMind | Tutti i diritti riservati. P.IVA 3214523645