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Suggeriamo di leggere l’articolo con l’audio in sottofondo.

La città è un corpo vivo che produce suoni, ed ogni città ha la sua voce.
La voce della città cambia a seconda dell’ora, del tempo, del quartiere, ma conserva una uniformità di fondo che deriva dalle vibrazioni, uniche, che ogni città emana. I suoni umani si mischiano al traffico, alla natura, alle attività in una partitura che, File_000ascoltata ad occhi chiusi, racconterà la città meglio di tante immagini. Il suono della città è anche la musica che si suona e che si ascolta, per strada o nei club, quando ogni artista sceglie una set list diversa per la città in cui si esibisce.
Milano ha dedicato alle voci della città un intervento permanente di Alberto Garutti “suoni e voci della città“, 23 tubi in metallo cromato ottone, che si sviluppano in quattro livelli tra diversi luoghi e e spazi in piazza Gae Aulenti, per ascoltare suoni rumori e parole che provengono dall’altra parte del tubo a cui si accosta l’orecchio.

Lo stridere del tram, la musica che trapela dalle aule del conservatorio Verdi, le informazioni in metropolitana, Linate, i parchi, San Siro e il Blue Note. Ma anche gli artigiani che montano padiglioni in fiera, la colonna sonora delle sfilate, gli attrezzi in cucina, lo scalpiccio veloce dei passi di una città sempre di fretta. Milanomind racconterà tutte le voci della città, perché è anche con la percezione uditiva che si forma il mind della nostra città.

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