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GIALLI E MIGRANTI

By 28 Giugno 2017Ottobre 24th, 2017No Comments

La lettura dei gialli da ombrellone quando si è ancora a Milano rimane sempre il miglior rito propiziatorio per l’estate che arriva. Complice il caldo milanese, questo week end ho limitato ogni attività oltre la sopravvivenza e sono riuscita a leggere in due soli giorni una pietra miliare della summer season: “La strega” di Camilla Lackberg, Marsilio. Giallo scandinavo e caldo torrido funziona sempre.

Lackberg la stregaNon ho intenzione di spoilerarvi la trama del nuovo successo della Lackberg, vi dico solo che il libro regge la trama ad alto tasso omicida su due tematiche, ragazzi disfunzionali e profughi siriani. Il tema della migrazione, dell’accoglienza e dell’inserimento sociale sembra stare molto a cuore alla letteratura scandinava, se vi piace il genere leggete anche “La minaccia” di Annie Holt, Einaudi: il punto di vista delle gialliste è molto simile, e certamente nessuna delle due sta dalla parte di Salvini.

Anzi. La Lackberg pecca un pò di buonismo portando avanti una critica feroce della società svedese, per quanto si tratti pur sempre di un giallo. Il mondo non è in bianco e nero e gli uomini non sono solo buoni o cattivi. Ciò detto è un’ottima lettura, facile e anche un pò ruffiana, ricca di colpi di scena e dal finale non immediatamente intuibile. Leggete questa autrice e, se non la conoscete, vi consiglio di iniziare con il primo libro della serie, che ha nella coppia scrittrice-Erica Falk e poliziotto- Patrik Hedstrom i protagonisti, oltre ad una serie di comprimari che a me stanno ancora più simpatici.

 

Fondazione luis vuitton kudzanai chiuraiI migranti. Le notizie di oggi sono che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha autorizzato lo stop ai rifugiati da sei paesi a rischio terrorismo, tra cui la Siria, così sancendo il primo grande successo della politica del Presidente Trump. L’altra è che nelle ultime 24 ore in Sicilia sono stati salvati 5.000 migranti, altri 8.500 sono ancora in mare, mentre nell’ultimo mese nel deserto libico sono morte di fame e sete circa un centinaio di persone per un gusto al veicolo che li trasportava verso la costa.

Continuo. Sembra che l’espugnazione amministrativa del comune di Sesto San Giovanni da parte del centro destra, che tanto sta facendo scandalo in città, abbia avuto come volano il rifiuto della coalizione vincente a dare il via alla costruzione della grande moschea finanziata dal Qatar, paese che grazie al fondo Qatar Investment Authority è diventato proprietario, lo scorso anno, del complesso dei grattacieli Porta Nuova Garibaldi Varesine a Milano. Oddio, non sarà che tra gli accordi economici c’era anche la moschea da 4.000 posti e ora ci tocca farla in centro città?

Questi dati ci dicono alcune cose. Partendo dal presupposto che è oggettivamente impossibile risolvere l’enorme problema degli sbarchi con la formuletta del non facciamoli partire o rimandiamoli indietro, che è vigliacco marchiare indistintamente lo straniero con i codici del terrorismo e della delinquenza, e che la barbarie verso razze diverse questa Europa la conosce bene e grazie ha già dato, credo anche sia profondamente sbagliato dividere il mondo in buoni arrivanti e cattivi respingenti, in cui i cattivi siamo evidentemente noi. Pac mostra arte africa

Ci impegniamo nella cura e nella integrazione degli stranieri ed è meritorio, ma dimentichiamo sempre più spesso gli sforzi che gli italiani, soprattutto le piccole comunità, stanno facendo per sostenere i numeri di ingressi di questi ultimi anni. L’Italia sta subendo una invasione, pacifica, di povera gente disperata, ma non voluta. Le invasioni, fino a prova contraria, si subiscono. Ora, stigmatizzare la gente che vive con legittimo timore l’ignoto di quanto sta accadendo e di quanto ancora succederà, significa gettare il germe della discordia che giova solo a chi fa politica con questi temi, destra o sinistra che sia.
Solo se saremo capaci di lavorare prima sui bisogni dei cittadini che su quelli degli stranieri, ecco, l’ho detto, saremo in grado di strutturare una società sicura di sé, consapevole e quindi in grado di essere, per davvero, di sostegno a chi arriva.

Non è facile. Ne riparleremo.

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