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L’arte contemporanea che incontra l’amore, la mostra alla Permanente di via Turati, arriva da Roma in forma ridotta, mancando almeno la metà delle opere. Poco male, anzi meglio: non è dispersiva concettualmente e potrete visitarla non appena avrete un’ora libera: due circostanze che ne fanno un appuntamento facile da mettere in calendario.

Quante facce ha l’amore, quanti codici, quante declinazioni. Questa mostra è la migliore palestra per l’esercizio che vi invitiamo a fare, ricercare il proprio personalissimo significato dell’opera d’arte, quello che più corrisponde alla vostra vita ed alle vostre emozioni, in questo caso sul tema infinito dell’amore. L’amore coniugale, passionale, doloroso, per la patria, per i figli, per gli altri, per se stessi. Trovate ogni tipo di amore in questa esposizione.
Non abbiate paura di interagire con le opere, siete anche voi parte della performance espositiva. Potete anche fotografare liberamente, cercare sul divanetto di ingresso il vostro cuore preferito e farvi un selfie, condividere le vostre emozioni con l’hasthag #LoveMilano.
Questa mostra, senza visitatori, non avrebbe alcun significato.

La presenza dell'amore

La presenza dell’amore

Davanti a Love vi farete tante domande sull’amore e troverete certamente qualche risposta che ancora non conoscete. Ritroverete l’artista che più vi corrisponde, o ne scoprirete di nuovi. Arte concettuale, ma declinata facile, a servizio dello spettatore. Una esperienza meravigliosa.
Ci sono Tom Wesselmann, l’immagine popolare e commerciale elevata ad arte, Andy Warhol che manipola il volto per ricavarne l’essenza, Vanessa Beercroft, la piattezza essenziale del messaggio, Francesco Vezzoli, che lavora la classicità per riportarla al sempre, Joana Vasconcelos che fa cantare un malinconico fado alla sua installazione. Sono solo alcuni. E sceglierete i vostri eletti. Per noi, da sempre, Robert Indiana, che concretizza la parola, e Tracey Emin, il dolore dell’esistenza amorosa. Cercate sul web il suo My Bed, una vita intera stratificata in un letto disfatto.
Le mostre servono anche a conoscere quello che non è esposto.

Ed infine, andate al bookshop. Se sarete fortunati, oltre ai libri d’amore e sull’amore troverete Francesca Lagrotteria, una piccola donna che emana amore, amore per l’arte, per i libri e per il prossimo. Potrete scambiare opinioni e consigli, ve li chiederà ancora prima di darveli. Lei si occupa di organizzare anche le presentazioni letterarie, la prossima è il 10 maggio, quando Francesca modererà l’incontro con Tersite Rossi che presenta “i signori della cenere”.
Noi ci andremo anzitutto per ascoltare lei e per farci convincere che il libro merita di essere letto. Non ce ne voglia l’autore.

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