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E quindi oggi un bello sciopero del trasporto pubblico e privato, mentre le polveri sottili che hanno invaso Milano non accennano a scendere sotto il livello di guardia, nonostante le misure straordinarie per il contenimento dello smog adottate già da qualche giorno.Milano

Misure che l’assessore all’ambiente – si all’ambiente, sembra una boutade- del comune di Milano, Cinzia Terzi, ha deciso di revocare, unitamente a quelle permanenti, per garantire la mobilità cittadina, sicché ogni tipologia di veicolo inquinante oggi è libero di scorrazzare per la città, riempiendola di gas di scarico anche in ragione dei cortei e manifestazioni che ne bloccheranno ulteriormente il traffico. Milanomind

Eppure una soluzione c’era, ed era quella che l’assessore chiedesse la precettazione (formalmente la emette il Prefetto) dei dipendenti per l’intera durata dell’astensione dal lavoro,  “in ragione del fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti alla persona costituzionalmente garantiti” ;  questo è quel che prevede la legge in tema di sospensione del diritto ascioperare ed io non saprei trovarne una applicazione migliore che i livelli di smog di questi giorni.

Il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione, certo, ma non tutti i diritti costituzionali sono uguali, perchè quelli contenuti nei primi 12articoli sono considerati diritti inviolabili, essenziali, fondamentali, chiamateli un pò come volete, il senso ultimo  è che nel conflitto tra due diritti costituzionali egualmente garantiti i secondi prevalgono sempre. Ed il diritto alla salute è uno di quelli, sicché tra il diritto a non far ammalare vecchi e bambini -che sono le categorie più esposte alle malattie da inquinamento-  e scioperare prevale il primo e i sindacati devono rimandare le loro proteste a tempi più piovosi.

sciopero trasporti milanoDovrebbe essere un concetto facile facile, soprattutto per chi si è fatto paladino, in questi ultimi anni, dell’inviolabilità e immutabilità della “Costituzione più bella del mondo”, salvo poi disconoscerla grossolanamente pur di non perdere il bacino di voti del sindacato.

Però una chance vuoi dargliela,  ed allora vai a ricercare i motivi dell’agitazione sindacale, perché magari attengono anche questi alla salute, magari il sindacato trasporti sciopera in sostegno del comparto siderurgico, che  a Taranto i bambini muoiono come mosche di tumori e leucemie.

E invece no.

Oggi il sindacato dei trasporti sciopera  “contro il liberismo, le privatizzazioni, per cambiare il sistema che genera disuguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere e verso i migranti e per i diritti vitali” . Cioè, detto così, non vuol dire nulla se non che il sindacato ha indetto lo sciopero per contarsi, per misurare il proprio potere attraverso il numero degli astenuti, che poi di venerdì sono sempre più numerosi.

Ed allora pensi che qualcuno dovrebbe gridarglielo,  ai sindacati, che è proprio il loro comportamento irresponsabile a generare la diseguaglianza che dicono di voler combattere, quella disuguaglianza che divide i cittadini milanesi in Milanomindgenitori che hanno la libertà e le capacità  economiche per portare i bambini al mare, in montagna, in campagna, ovunque sia fuori da questa città avvelenata ed i genitori che invece, nella città avvelenata, devono tenerci anche i lattanti.

Sono i figli dei poveri che si ammalano di bronchite, non quelli dei ricchi. Basta ipocrisie, che quei figli, per davvero, non li difende mai nessuno.

 

 

 

 

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